Lo scorso 19 ottobre a Latina, ANASB ha organizzato il secondo importante incontro dedicato a “Le nuove frontiere della selezione nella Bufala Mediterranea Italiana”. Alla presenza di 70 allevatori bufalini del Lazio e di numerosi ed illustri ospiti, in un importante momento di informazione e di confronto, ANASB ha confermato che entro il 2022 uscirà il primo Indice Genomico della BMI
Tema centrale dell’evento è l’illustrazione dei primi risultati del Progetto BIG di cui ANASB è capofila con la fondamentale collaborazione del promotore e partner di Progetto Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università Federico II di Napoli e le importanti e qualificate consulenze dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, del CIPAB (Consorzio Incremento Produttivo Allevamenti Bufalini), del CNR-IBBA e del DAFNAE dell’Università di Padova.
All’incontro hanno preso parte importanti rappresentati delle Istituzioni, esponenti del settore agricolo e della filiera lattiero-casearia: Carlo Picchi Direttore Coldiretti Latina e Frosinone, Mauro Donda Direttore Generale Associazione Italiana Allevatori (AIA), Domenico Raimondo Presidente Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP, Umberto Bernabucci del Dipartimento DAFNE Università degli Studi della Tuscia, Serafino Concetti del Centro di ricerca CREA-ZA, Massimo Benvenuti della DISR VII del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e l’Assessore dell’agricoltura della Regione Lazio, Enrica Onorati.
Nella sua introduzione ai lavori il Presidente ANASB Nicola Palmieri, dopo i saluti di benvenuto ai numerosi allevatori bufalini presenti e ai rappresentati delle istituzioni, ha colto l’occasione per sottolineare la crescita di ANASB negli ultimi anni e di come si sia riconsolidata la fiducia degli allevatori nel loro Ente Selezionatore. In particolare il Presidente ha voluto evidenziare l’esigenza di condividere all’interno della filiera bufalina un percorso comune di innovazione e orientamento al tema della sostenibilità sociale e ambientale che è richiesta alla zootecnia nel suo insieme. Il Presidente ha poi illustrato il Progetto BIG, esprimendo grande soddisfazione per il lavoro di cooperazione applicativa con l’integrazione di competenze e professionalità svolto da ANASB e dai vari Partner di progetto, per garantire massima attenzione e condivisione nella sperimentazione della transizione dalla genetica alla genomica.
Ulteriore testimonianza dell’importante crescita realizzata negli ultimi anni è stata portata dal consigliere ANASB del Lazio, Francesco D’Ausilio. Ripercorrendo l’evoluzione del miglioramento genetico nel settore bufalino negli ultimi 30 anni, ha definito necessario – nell’ottica di un miglioramento aziendale sperimentato direttamente con ottimi risultati all’interno del suo allevamento nonché nell’interesse dell’intero comparto – il raggiungimento degli obiettivi innovativi definiti all’interno del Progetto BIG.
Il Direttore Generale ANASB, Giacomo Bertolini, dopo aver salutato gli ospiti presenti e ringraziato Coldiretti per l’ospitalità all’interno del Mercato di Campagna Amica di Latina, ha presentato i numeri del progetto BIG con i suoi rilevanti investimenti: 750.000 euro di analisi genomiche e fenotipi innovativi su 6.000 animali, 130.000 euro per la realizzazione di una Biobanca di seme sessato ed embrioni e 166.000 per la digitalizzazione e un Sistema Informativo avanzato.
Inoltre ha messo in risalto il primato a livello mondiale della banca dati della BMI di ANASB, con 1.165.800 capi iscritti a Libro Genealogico, oltre 177.750 soggetti punteggiati, 62.170 con DNA depositato, 159 tori in FA, per un totale di informazioni in database superiore ai 3 milioni e 500 mila dati anagrafici, produttivi, riproduttivi, morfologici e genetici (quali dati di sintesi di oltre 175 milioni di dati puntuali).
In conclusione il Direttore ha introdotto il filmato “Le nuove frontiere della selezione della BMI”, che racconta non solo la crescita di cui ANASB si è resa protagonista negli ultimi anni, ma anche l’importante lavoro svolto dallo Staff nel territorio degli allevamenti bufalini nel Lazio.
Al termine della proiezione è intervenuto Gianluca Neglia, professore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II nonché responsabile scientifico e coordinatore del Progetto BIG, che ha descritto le principali innovazioni apportate dal progetto con i principali vantaggi che ne conseguiranno per i singoli allevatori e l’intero comparto. In particolare ha sottolineato come con il passaggio alla genomica si possano ottimizzare i tempi di svolgimento delle prove di progenie, in modo da ridurre considerevolmente l’intervallo generazionale attuale, ottenere una precoce indicizzazione dei tori in FA e ridurre quindi i tempi della selezione genetica in allevamento.
Stefano Biffani, ricercatore CNR-IBBA e coordinatore dell’Ufficio Studi R&S ANASB, durante il suo intervento ha poi effettuato un primo focus sulla Genomica della BMI. Ha definito la genomica come strumento applicativo prontamente disponibile, annunciando la prima uscita al mondo di un indice genomico sperimentale nella BMI.
La seconda parte del programma è stata dedicata agli interventi delle Istituzioni, delle Università e dei Centri di Ricerca, dei rappresentanti del settore agricolo e degli operatori della filiera bufalina.
Il Direttore Generale dell’AIA, Mauro Donda nel suo intervento si è innanzitutto complimentato con i promotori del Progetto BIG e con l’intera squadra dell’ANASB: “il vostro innovativo progetto – ha detto tra l’altro – si accompagna ad indirizzi di selezione nuovi che vanno nella direzione giusta. Sostenibilità e ambiente sono anche elementi per una valorizzazione economica e commerciale dell’allevamento bufalino. La genomica ha accelerato e cambiato la selezione ma anche reso più importante la raccolta e l’acquisizione dei dati fenotipici, quelli derivanti dal Controllo Funzionale”.
“Anche per la selezione – ha poi sottolineato – è fondamentale integrare l’enorme mole di dati che oggi si possono acquisire, ma che devono fornire agli allevatori strumenti semplici per assumere decisioni nelle proprie aziende. Il Progetto LEO – ha concluso – è un grande progetto che va proprio in questa direzione”.
Il Presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, Domenico Raimondo, ha ribadito che l’unico modo per far fronte alle criticità che negli ultimi anni stanno mettendo in serie difficoltà il comparto, è quello di creare coesione fra i diversi protagonisti della filiera in modo da garantirne una crescita comune.
Umberto Bernabucci del Dipartimento DAFNE Università degli Studi della Tuscia, si è complimentato con tutti i partner di progetto e ha espresso la sua profonda ammirazione per gli operatori del settore bufalino, dichiarando la piena disponibilità ad avviare una stretta collaborazione con ANASB sia nei progetti in corso che per le future iniziative.
Serafino Concetti del CREA-ZA ha ripercorso i 30 anni di ricerca nell’ambito della filiera bufalina, riprendendo il discorso del Consigliere ANASB Lazio Francesco d’Ausilio sulla necessità di crescita e di innovazione per il settore. Complimentandosi per la struttura del progetto BIG ha poi portato un’importante testimonianza sulla crescita del Centro di Ricerca con sede a Monterotondo che negli ultimi anni è passato da 30 a 500 capi in mungitura, rappresentando così un esempio per tutte le realtà di questo settore e del territorio laziale.
Massimo Benvenuti dell’Ufficio DISR VII del Mipaaf ha ringraziato per il gentile invito al Convegno e si è complimentato per le attività svolte nell’ambito del Progetto europeo BIG, relativo alla sottomisura 10.2 del PSRN biodiversità animale. Gli Enti selezionatori italiani che hanno partecipato al bando del PSRN avevano come obiettivo l’implementazione di strumenti di caratterizzazione, raccolta ed utilizzo delle risorse genetiche a livello nazionale con il fine strategico di accrescere la sanità e il benessere degli animali, di ridurre l’impatto ambientale e di potenziare il contributo del settore zootecnico alla lotta ai cambiamenti climatici. Questo si è tradotto principalmente nella produzione di nuovi indici genetici che riguardano quei caratteri che hanno impatto sugli obiettivi strategici del Piano di Sviluppo Rurale Nazionale.
Alcuni di questi indici sono disponibili nella banca dati di tipo Open Data denominata LEO, di cui alla sottomisura 16.2 del citato PSRN (complementare alla 10.2). Tra questi, l’indice EPP – Indice Età al Primo Parto – elaborato da ANASB.
Benvenuti si è soffermato anche sull’importanza della divulgazione e consultazione dei dati raccolti e, al riguardo, ha evidenziato la recente pubblicazione sul sito del Mipaaf del DM consulenza, con il quale sono stabilite le modalità di accesso ai dati raccolti nelle aziende zootecniche (in relazione ai programmi genetici degli Enti selezionatori e in relazione alla sottomisura 16.2).
Per quanto riguarda invece le attività future, istituzionalmente svolte dagli Enti selezionatori e riconosciuti ai sensi del D.lgs. 52/2018, essendo ancora in corso di svolgimento il progetto di cui al più volte citato PSRN ed essendo previsto il regolamento di transizione, le stesse saranno oggetto di opportuna attenzione e valutazione già a partire dall’anno 2024.
Il Direttore Coldiretti Latina e Frosinone, Carlo Picchi, ha descritto il progetto BIG come una grande sfida di innovazione lanciata da ANASB, fondamentale da cogliere per dare delle risposte agli allevatori e a tutti i consumatori, i quali potranno sentirsi maggiormente tutelati da prodotti che provengono da una filiera tracciata e sostenibile. Ha definito inoltre gli obiettivi del progetto BIG come base per la costruzione di un allevamento che garantisca una riduzione dello spreco delle risorse e un maggior rispetto per l’ambiente.
L’Assessore Agricoltura Regione Lazio, Enrica Onorati, nel concludere i lavori, ha affermato: “Il Miglioramento Genetico della Bufala Mediterranea Italiana rappresenta un obiettivo strategico per tutti gli attori della filiera: allevatori, intermediari, trasformatori; perché ognuno di queste tre figure potrebbe trovarvi giovamento economico.” In termini generali, con chiarezza, passione e determinazione, ha evidenziato quanto l’assessorato della Regione, attraverso l’attivazione di importanti finanziamenti nel quadro della Politica di sviluppo territoriale integrata, sia attivo verso i bisogni degli esponenti del settore Agro-zootecnico del Lazio.
La giornata si è quindi conclusa con i saluti del Presidente Palmieri, che ringraziando ancora una volta tutti i presenti, nel ribadire che entro la fine dell’anno verrà pubblicato il primo Indice Genomico della Bufala Mediterranea Italiana, ha colto l’occasione per presentare lo Staff degli Esperti di Razza e annunciare l’apertura a breve di un punto di contatto e di informazione ANASB a Priverno (LT) che sarà a disposizione degli allevatori bufalini del Lazio.