Miglioramento delle risorse genetiche animali ad interesse zootecnico (RGAiz), valutazione della consanguineità e della diversità genetica nella bufala Mediterranea Italiana e calcolo dell’inbreeding, rilevamento dati in stazione di controllo in ambiente controllato, anche finalizzati alla modifica del microbiota ruminale
La necessità di migliorare l’efficienza produttiva e al contempo ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti rende improcrastinabile anche nella specie bufalina la raccolta di fenotipi di interesse, al fine di individuare genotipi che garantiscano maggiore sostenibilità sociale, economica ed ambientale, principalmente attraverso la stima delle emissioni di metano (CH4). In quest’ottica, è risaputo che il microbiota ruminale impatta in maniera preponderante sull’utilizzazione nutrizionale della dieta e sulla produzione di metano, per cui una conoscenza più approfondita di ecosistemi microbici efficienti e stabili, che possano degradare in maniera proficua gli alimenti e ridurre l’incidenza della produzione di metano a livello ruminale, rappresenta un obiettivo di fondamentale importanza. Pertanto, durante le attività dell’azione 5 sono rilevati fenotipi complessi in ambiente controllato da utilizzare per indici genomici innovativi e per la stima dell’impatto ambientale delle produzioni. Nello specifico sono stati prelevati fenotipi relativi alla sostenibilità ambientale, al benessere animale, al profilo metabolico, all’efficienza alimentare e relativi alle caratteristiche di caseificazione. Inoltre sarà applicata la metodica del Life Cycle Assessment (LCA) e quella del Life Cycle Cost (LCC) al fine di sviluppare un modello per valutare l’impatto ambientale degli allevamenti bufalini in relazione alle diverse tecniche di allevamento e all’applicazione dei nuovi piani di accoppiamento per i nuovi indici di selezione. A completamento nell’ambito dell’azione 5, per il calcolo ed il controllo dell’inbreeding sarà sviluppata una procedura informatica utilizzando strumenti open-source che, partendo dai dati di parentela di pedigree e da quelli molecolari, calcolerà la consanguineità genomica di ogni animale entro allevamento, provincia, regione. Successivamente attraverso l’utilizzo dell’approccio Optimal Contribution per la scelta dei riproduttori da avviare alla Inseminazione saranno integrate le informazioni anagrafiche e genomiche, i singoli indici genetici e gli indici aggregati prodotti da BIG per ottimizzare contemporaneamente progresso genetico e consanguineità.